Gasdotti, grandi manovre per il Corridoio Sud

Accordo Slovacchia-Ungheria per Eastring, finanziamento Bei da 50 mln € per Brua

Entra nel vivo il risiko delle condotte candidate a trasportare in Europa il nuovo gas del Corridoio Sud, che dopo la prima fase del Tap potrebbe crescere ulteriormente anche con volumi provenienti dal Mediterraneo orientale e dalla Russia. I Governi di Budapest e Bratislava hanno firmato oggi una dichiarazione di intenti per Eustream, il gasdotto da 20 miliardi di mc l’anno (raddoppiabili a 40 mld mc) che correrà dalla Grecia alla Slovacchia attraverso Bulgaria, Romania e Ungheria.

La dichiarazione, sottoscritta dal ministro degli Esteri e del Commercio ungherese Peter Szijjarto con quello dell’Economia slovacco Peter Ziga, sottolinea la necessità di assicurare nuove fonti di approvvigionamento di gas all’Europa centroorientale. “La firma della dichiarazione è un’espressione di sostegno politico al massimo livello al progetto”, ha dichiarato Ziga, ricordando che per Eastring è già stato sottoscritto nel 2015 un memorandum dai ministri dei 4 Paesi coinvolti e il mese scorso è partito lo studio di fattibilità finanziato dalla Ue.
E un finanziamento europeo da 50 milioni di euro è arrivato intanto al tratto di 478 km Podisor-Recas della condotta Brua, che collegherà la Bulgaria all’Austria via Romania e Ungheria. Il finanziamento, erogato dalla Bei al Tso rumeno Transgaz, è sostenuto dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi) e si inquadra nel progetto Brua Gas Interconnection di Transgaz, che avrà un costo complessivo di 570 mln € (di cui 179 mln € provenienti dal programma Cef e 60 mln € dalla Bers). Oltre che il gasdotto Podisor-Recas, i fondi Bei serviranno a realizzare tre stazioni di compressione a Podisor, Bibesti e Jupa.

Fonte: Quotidiano Energia