La tariffa del gas naturale
Le condizioni economiche di fornitura del gas naturale
Sono definite ai sensi della delibera AEEG 138/03 , e prevedono l’applicazione di una tariffa binomia con termine fisso più termine variabile, comprendente in particolare l’onere di distribuzione più l’onere di vendita al dettaglio di gas naturale. Tale onere è aggiornato trimestralmente sulla base della delibera AEEG 195/02 e delle sue successive modifiche ed integrazioni.
Per quanto riguarda la tariffa di distribuzione, essa è determinata sulla base di proposte tariffarie specifiche del distributore locale, soggette ad approvazione da parte della AEEG.
In sintesi, le condizioni economiche di fornitura per l’utente finale sono date da (fonte AEEG):
A. una quota fissa, che è quella della tariffa di distribuzione QFi, approvata dall’Autorità per l’anno termico di applicazione:
- per i clienti che consumano meno di 200.000 mc/anno è espressa in euro/anno/cliente per scaglioni di consumo o, in alternativa, per classe di contatori
- per i clienti che consumano più di 200.000 mc/anno è espressa in euro/anno per mc/giorno
B. una quota variabile, che si calcola con la seguente formula algebrica : (TDi +a1 +b1) + QTi + QS + CCI + QVDi (euro/GJ), dove:
- TDi è la quota variabile della tariffa di distribuzione, espressa in euro/GJ
- a1 è pari a 0,027111 euro/GJ
- b1 è pari a 0 o assume valore negativo, espresso in euro/GJ, se l’ambito è ad elevato costo unitario
- QTi è la componente tariffaria del trasporto per l’anno termico di applicazione, espressa in euro/GJ
- QS è pari a 0,246052 euro/GJ
- CCI all’1 gennaio 2004, è pari a 4,328264 euro/GJ
- QVDi è pari alla quota della vendita al dettaglio di cui alla deliberazione n. 237/00 espressa in euro/GJ; l’esercente ha la facoltà di determinare, per i clienti con consumi annui fino a 20 GJ, un incremento di tale quota nel rispetto dei vincoli fissati dall’articolo 8, comma 2, della deliberazione n.138/03
La quota variabile delle condizioni economiche di fornitura espressa in euro/GJ è trasformata in euro/mc, secondo i criteri degli articoli 16 e 17 della deliberazione n. 237/00, applicando il potere calorifico superiore convenzionale P e il coefficiente di adeguamento tariffario M definito dal singolo distributore.
C. una accisa di consumo variabile e proporzionata al consumo, differenziata in funzione della località di prelievo, della tipologia di destinazione del gas naturale (utilizzo industriale, utilizzo civile, utilizzo cogeneraivo, ecc.) e del volume annuo prelevato (sono previste riduzioni del 40% dell’accisa per volumi annui di prelievo superiori a 1.200.000 metri cubi).
D. l’IVA di Legge, differenziata in funzione delle caratteristiche tipologiche del singolo utente finale.