Energie rinnovabili e certificati verdi

Certificati Verdi

In un contesto energetico caratterizzato da un progressivo incremento del costo dei combustibili fossili, acquista sempre più interesse l’incentivazione per tutti gli impianti di autoproduzione alimentati da fonte rinnovabile (ovvero una fonte che riveste caratteristica di continuità, autogenerante e per sua natura non esauribile).

Per fonti rinnovabili si intendono tutte le fonti energetiche rinnovabili non fossili, ovvero nella fattispecie:

  • energia eolica,
  • energia solare,
  • energia geotermica,
  • energia del moto ondoso e maremotrice,
  • energia idraulica,
  • energia da biomasse,
  • gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas

In particolare, per biomasse si intende la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.

Il sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica rinnovabile, introdotto del decreto 79/99 (decreto Bersani), prevede un meccanismo di mercato basato sui Certificati Verdi, titoli emessi dal GRTN che attestano la produzione di energia da fonti rinnovabili di impianti appunto alimentati da una delle fonti sopra elencate. La taglia minima per il singolo certificato verde è pari a 50.000 kWh.

Secondo quanto disposto dal decreto Bersani, art. 5, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti entrati in servizio o ripotenziati a partire dal 1° aprile 1999, ha diritto alla certificazione di produzione da fonti rinnovabili (certificato verde) per i primi otto anni di esercizio.

Nel mercato dei Certificati Verdi, la domanda è costituita dall’obbligo per produttori e importatori di immettere annualmente una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili pari al 2% di quanto prodotto e/o importato da fonti convenzionali nell’anno precedente. A partire dall’anno 2004 e fino al 2006, la quota d’obbligo è incrementata annualmente di 0,35 punti percentuali. Gli incrementi della quota minima d’obbligo per il triennio 2007-2009 e 2010-2012 e successivi sono stabiliti con decreti emanati dal MAP.

L’offerta, invece, è rappresentata dai Certificati Verdi emessi a favore degli Operatori con impianti che hanno ottenuto la qualificazione a Fonte Rinnovabile dal GRTN, ovvero dai Certificati Verdi che il GRTN stesso emette a proprio favore a fronte dell’energia prodotta dagli impianti Cip 6.

I Certificati Verdi ottenuti dagli impianti qualificati possono essere scambiati su una piattaforma di trading ad hoc appositamente predisposta dal Gestore del Mercato Elettrico.

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