Prezzi elettrici al minimo storico tra crollo gas e difficile risalita della domanda

Lato consumi la situazione non è molto diversa negli altri Paesi Ue, anche se nessuno ha registrato una chiusura severa come quella italiana

Il crollo verticale dei prezzi del gas nell’ultima settimana ha portato ad un nuovo minimo storico nei prezzi dell’energia elettrica in Italia, grazie anche alla difficile risalita della domanda dai livelli cui era sprofondata durante il lockdown. La risalita c’è, ma dopo il primo impatto, più deciso, dato dalla riapertura delle attività manifatturiere con il 4 maggio, che ha ridotto il calo dei consumi rispetto al 2019 dal 24-25% di fine aprile ad un 12%, il successivo recupero, legato al ritorno in esercizio del commercio al minuto e dell’artigianato, si prospetta decisamente più lento.

I prelievi sulla rete sono cresciuti dell’1,22% e la distanza dallo scorso anno si è ridotta al 6,39% che, in termini di potenza significano 2.000 MW in meno. Certamente di giorno in giorno la domanda sta crescendo e già con mercoledì 27 maggio la distanza dallo scorso anni si è ridotta al 4%. Se questo ritmo venisse mantenuto, con l’estate si dovrebbe tornare ai livelli ante-crisi, un’ipotesi per altro alquanto ottimista perché sconta non solo che tutti gli esercizi e le imprese riprendano la loro attività, ma insieme che ritrovino rapidamente il precedente giro d’affari, due condizioni che difficilmente potranno realizzarsi in simultaneo.

Quanto alla domanda la situazione non è molto diversa negli altri paesi europei, anche se nessuno ha registrato una chiusura severa come quella italiana e quindi la contrazione della richiesta è stata alquanto inferiore. Oggi comunque si stima, considerando solo le principali economie, di avere un 3-4% di consumi in meno rispetto ai valori medi stagionali, una contrazione sostanzialmente analoga a quella italiana. In queste condizioni, con una buona insolazione e ventosità ancora relativamente elevata, e quindi consistente apporto di rinnovabili, le quotazioni del base load rimangono sui minimi storici, tra 15 e 20 €/MWh sull’EPEX-France e poco sopra i 20 €/MWh sul Phelix (con una caduta a -26 €/MWh, domenica 24 maggio).

Proporzionalmente ancora più pesante è la caduta del PUN in Italia, sceso ad un nuovo minimo su base settimanale con 19,09 €/MWh perdendo il 16,4% in una settimana, effetto diretto dello sconvolgimento in atto sul mercato del gas, con quotazioni andate a picco nell’ultima settimana, sino a toccare i 2,76 €/MWh sul TTF lunedì 25 (un anno fa eravamo sui 12 €/MWh). Un prezzo del tutto anomalo del gas, su cui in Italia si basa il termoelettrico, si unisce così alla gracilità della domanda ed insieme spiegano un altrettanto inusuale prezzo dell’energia.

Fonte: Energy Advisors – QE