Pratiche scorrette, l’Authority multa Eni ed Enel per 1,7 milioni

L’Autorità per l’energia e il gas ha sanzionato il gruppo di San Donato per aver chiuso contratti ai morosi in modo irregolare e l’ex monopolista elettrico per la gestione non conforme della pratiche dei clienti, compresi indennizzi in ritardo

Eni per non aver avvisato i clienti morosi che stava per tagliare loro la fornitura di gas. Enel per una serie di violazioni nella gestione delle pratiche degli utenti. Le associazione dei consumatori esultano e le due aziende di stato potrebbero pagare una multa per un totale di 1,7 milioni. Lo ha deciso l’Authority per l’energia e il gas che ha comunicato di aver “avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Eni per violazione degli obblighi informativi in caso di interruzione della fornitura dei clienti gas disalimentabili, con una possibile sanzione fino a circa 920 mila euro, e irrogato una sanzione di circa 800 mila euro nei confronti di Enel Servizio Elettrico per violazioni in materia di qualità commerciale del servizio di vendita di energia elettrica”.

Eni taglia il gas. Si tratta, come si può vedere, di due provvedimenti distinti, anche se in entrambi i casi si tratta di violazioni di diritti dei consumatori. Secondo l’Autorità, il procedimento nei confronti di Eni nasce da un reclamo dal quale, durante la fase istruttoria, come si legge in una nota ufficiale “è poi emerso come la società nel corso del 2015 non avesse informato correttamente circa 7.300 clienti morosi dell’imminente intervento di interruzione della fornitura gas, come previsto dalla regolazione, non consentendo loro di scegliere se evitare l’intervento con il pagamento di quanto dovuto o subire l’interruzione con i conseguenti costi di ripristino. Inoltre – si legge sempre nella nota – a partire “da marzo 2016, Eni ha introdotto una lettera standard di preavviso di interruzione non conforme a quanto previsto dalla regolazione, cioè priva dell’informativa sulle modalità di ripristino della fornitura”.

Possibile patteggiamento. Alla multa di 920 mila euro, l’Autorità è arrivata “considerando le aggravanti per aver commesso precedentemente altre violazioni di natura diversa e le attenuanti per aver eliminato alcune delle conseguenze dell’attuale violazione”. Ora Eni ha trenta giorni di tempo “per aderire alla chiusura dello stesso procedimento con procedura semplificata, mediante il pagamento di un terzo della sanzione, previa dimostrazione della cessazione della condotta contestata”. Enel e i mancati indennizzi.

Diverso il caso che coinvolge Enel. In seguito di diverse ispezioni da parte dell’Autorità “sono state accertate, numerose infrazioni riguardanti la qualità commerciale del servizio di vendita. Tra queste: l’errata classificazione dei reclami scritti e delle richieste di rettifica di fatturazione dei clienti finali come semplici richieste di informazioni; l’omessa o ritardata erogazione di indennizzi automatici a favore dei clienti finali nei casi di mancato rispetto degli standard previsti dalla regolazione; l’assenza di motivazioni adeguate nelle risposte ai reclami e alle richieste di rettifica di fatturazione”. La sanzione finale è di 802 mila euro.

Esultano i consumatori. Bene per il Codacons le multe comminate dall’Autorità per l’energia a Enel ed Eni. “Finalmente le tante denunce presentate dal Codacons per conto di utenti vessati producono effetti, ma purtroppo non basta”, afferma il presidente Carlo Rienzi. A su dire le multe sono comunque “insufficiente a sanare il grave danno prodotto ai consumatori, e l’entità della sanzione non sembra in grado di fungere da deterrente verso condotte scorrette”. Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori si tratta di “un’ottima notizia, ma è ora di dire basta anche ai distacchi delle forniture dei clienti domestici, sia per la luce che per il gas. Gli abusi sono all’ordine del giorno. Vanno cambiate le regole”.