La fotografia del fotovoltaico in Italia a fine 2016
La potenza FV pro-capite nazionale sale a 318 watt. Nel rapporto del GSE sul FV l’evoluzione della potenza installata e dell’energia prodotta a livello nazionale, regionale e provinciale e molti altri elementi statistici rilevati a fine 2016. Come tutti gli anni, il GSE pubblica un documento di aggiornamento statistico sul fotovoltaico in Italia.
Il rapporto evidenzia che, a fine 2016, risultavano in esercizio in Italia 732.053 impianti fotovoltaici, per una potenza installata di 19.283 MW (+382 MW rispetto a fine 2015), che l’anno scorso hanno prodotto 22,1 TWh di energia (0,8 TWh in meno rispetto all’anno precedente).
Gli impianti installati nel corso dell’ultimo anno sono per la grande maggioranza di piccole dimensioni e hanno aderito al meccanismo dello Scambio sul Posto. Nel solo anno solare 2016, sono stati installati 44.294 impianti, la quasi totalità di potenza inferiore ai 200 kW, per una potenza installata complessiva, come detto, pari a 382,4 MW. Rispetto al 2015, gli impianti entrati in esercizio nell’anno sono aumentati circa del 10% ed è incrementata del 27,5% anche la potenza installata annualmente. Le installazioni di piccola taglia (con potenza inferiore o uguale a 20 kW) costituiscono oltre il 90% degli impianti totali installati in Italia nel 2016 e rappresentano il 20% della potenza complessiva nazionale. La taglia media degli impianti installati in Italia alla fine del 2016 è pari a 26,3 kW.
Dal 2013, anno della cessazione del Conto Energia, la crescita è avvenuta secondo ritmi meno sostenuti. La quasi totalità degli impianti installati in Italia (712.728 su 732.053, pari al 97,4%) sono collegati alla rete in bassa tensione. La restante parte, costituita da poco meno di 20.000 impianti connessi alla media tensione, rappresenta il 58,1% della potenza installata sull’intero territorio nazionale. Solo il 6,2% del totale è collegato alla rete di alta tensione per una potenza pari a circa 1.199 MW. Tra le regioni italiane si rileva una notevole eterogeneità in termini di numerosità e potenza installata degli impianti fotovoltaici. La regione Lombardia detiene il primato in termini di numerosità con poco meno di 110.000, seguita dalla regione Veneto (99.486 impianti). Le due regioni insieme rappresentano il 28,5% degli impianti installati sul territorio nazionale. In termini di potenza installata è invece la Puglia la prima regione, con 2.623 MW; nella stessa regione si rileva anche la dimensione media degli impianti più elevata (58,8 kW).
L’incremento della potenza installata nel 2016 ha portato il dato nazionale di potenza installata per km2 a 64 kW per km2. La più alta concentrazione spetta alla Puglia con 135 kW installati per km2; seguono la regione Marche con 113 kW per km2 e il Veneto con 98 kW per km2. In base alla potenza installata per abitante, a fine 2016, si vede come molte regioni del Centro occupino i primi posti della graduatoria. Il primato, in particolare, è delle Marche con 688 Watt per abitante, seguita dall’Umbria (524 W/ab). Al Sud si distinguono la Puglia (643 W/ab) e la Basilicata (634 W/ab).
Nel 2016, il dato di potenza pro-capite nazionale è pari a 318 W per abitante, in leggero aumento rispetto al 2015 (+2,2%). Il grafico a barre mostra la distribuzione dei pannelli fotovoltaici per tipologia di modulo, per ciascuna regione. In tutte le regioni prevalgono i pannelli in silicio policristallino, seguiti dai monocristallini, mentre il film sottile e le altre tipologie di moduli sono utilizzate in quantità ancora modesta. A livello nazionale il 73% della potenza installata è realizzato in silicio policristallino, il 21% in silicio monocristallino e il 6% in film sottile o in materiali diversi. Le nuove tipologie di pannelli in film sottile sono utilizzate in misura percentualmente più elevata in Sicilia, dove rappresentano il 12% della potenza installata.
Nel 2016 la produzione degli impianti fotovoltaici in Italia ha raggiunto 22.104 GWh; per il primo anno si assiste a una diminuzione della produzione rispetto all’anno precedente, pari a -3,7%, fenomeno verosimilmente dovuto soprattutto per minor irraggiamento, ma altre motivazioni sono da considerare, come la qualità di alcuni impianti e la scarsa manutenzione. Osservando l’andamento della produzione degli impianti durante l’anno, emerge il primato di produzione dei mesi centrali, con luglio che fa registrare la maggiore produzione nel corso del 2016 con 2,9 TWh di energia prodotta. Nel 2016 la regione con la maggiore produzione fotovoltaica si conferma la Puglia, con 3.465 GWh (16% della produzione totale nazionale di 22.104 GWh). Seguono la Lombardia con 2.168 GWh e l’Emilia Romagna con 2.094 GWh; fornendo un contributo rispettivamente del 9,8% e del 9,5% circa alla produzione complessiva nazionale.
Alla fine del 2016 dei 732.053 impianti installati in Italia, circa il 79% sono relativi al settore domestico, mentre la maggior parte della potenza (51%) è relativa al settore industriale. Per quanto riguarda gli impianti istallati nel corso del solo 2016, l’85% delle unità produttive è riconducibile al settore domestico. Il 90% dei 382 MW istallati si suddivide tra il settore domestico (40%) e il settore terziario (41%). In Italia gli autoconsumi nel 2016 risultano pari a 4.185 GWh (il 18,9% della produzione complessiva degli impianti fotovoltaici), in calo del 2% rispetto al valore del 2015. L’autoconsumo massimo si è avuto nel mese di Luglio, in corrispondenza del picco di produzione. La media nazionale di autoconsumo FV è del 35%. Per autoconsumo si intende l’energia elettrica prodotta che non viene immessa nella rete di trasmissione o di distribuzione dell’energia elettrica in quanto direttamente utilizzata nel luogo di produzione (gli autoconsumi sono stati calcolati pari alla differenza tra la produzione netta e la produzione immessa in rete. Laddove tali misure non fossero state disponibili, è stato applicato un modello di stima basato sui profili di consumo di un campione di oltre 300.000 impianti). L’istogramma rappresenta le percentuali di autoconsumo (rapporto tra l’energia autoconsumata e quella prodotta) per classe di potenza, considerando sia tutti gli impianti sia solo gli impianti che hanno fatto autoconsumo.
Le percentuali più elevate di autoconsumo sono ascrivibili agli impianti di taglia medio-piccola (da 0 a 200 kW). In generale la percentuale minima di autoconsumo si è verificata in corrispondenza del mese di agosto, tranne che per gli impianti con potenza fino a 20 kW. L’andamento si spiega evidentemente con i minori consumi delle attività produttive durante le ferie estive, in un momento di elevata produzione fotovoltaica.
Fonte: QualEnergia