Ipex: capacity market per superare la contraddizione del sistema Italia
dell’import e la buona ventosità in Sicilia i prezzi scendono. A cura di Energy Advisors
Domanda e prezzi in flessione sul mercato italiano, in controtendenza rispetto all’Europa. La domanda sul Sistema Italia si presenta ancora in calo, del 2,4% sulla settimana precedente, seguendo il tradizionale profilo stagionale, ma in diminuzione anche dell’1,52% sul 2016 e considerando l’evoluzione positiva dell’andamento congiunturale dell’attività produttiva, possiamo stimare intorno al 2% la minor domanda dovuta agli interventi di efficienza energetica sviluppati nell’ultimo anno, un valore che grosso modo è coerente con il profilo della domanda, posto a confronto con l’andamento del PIL negli ultimi 3 anni.
Se questa analisi, che stiamo approfondendo, è fondata, ne deriva da un lato che sarà molto difficile, nel breve periodo, avere una significativa e stabile crescita dei consumi, e, da un altro, che i problemi di adeguatezza della capacità, ripetutamente segnalati da Terna, devono essere correttamente interpretati per avere risposte adeguate. Facciamo intanto la tara ad una comprensibile e benemerita enfatizzazione del tema, a beneficio dell’introduzione del capacity market che a Bruxelles continuano a vedere come giustificato solo da situazioni di carenza di capacità, senza rendersi conto (almeno alla DG Competition) del nuovo ruolo assunto dal termoelettrico, ad un tempo di garante del base load ed insieme di back-up, in seguito al dirompente sviluppo delle rinnovabili.
Ora diventano via via sempre più evidenti i punti di debolezza del nostro parco di generazione: abbiamo una rilevante capacità idroelettrica, tra le prime in Europa, ma siamo esposti all’estrema variabilità dell’andamento idrologico, soggetto a variazioni rilevanti (di oltre il 25%) di anno in anno. Parimenti abbiamo sviluppato, a caro prezzo, una altrettanto rilevante capacità eolica, esposta anch’essa a variabili atmosferiche non controllabili. Ci mancano per contro impianti di punta (al di là dei tradizionali impianti di pompaggio), per fronteggiare le situazioni di stress che si presentano per momentanea indisponibilità di singoli impianti, scarsa idraulicità, poco vento, ecc.
Un sistema insomma che è insieme troppo lungo in situazioni normali e di colpo in tensione nell’emergenza. E’ questa la contraddizione che dovrebbe essere superata dal capacity market, il cui disegno necessita però ancora, a nostro avviso, di alcune messe a punto. Intanto, con l’aumento delle importazioni ed una buona ventosità in Sicilia, i prezzi sul MGP scendono del 5,9% ed il PUN arretra a 45,39 €/MWh, confermando così i forward.
Fonte: Quotidiano Energia