Gasivori, arriva il decreto Mise sull’interrompibilità

Previste due modalità. Quantitativo minimo di 50 mila mc per sito (con possibilità di aggregarsi).

Si sblocca una dei due dossier finalizzati a venire incontro alle esigenze dei clienti industriali gasivori. Il Mise ha infatti pubblicato il decreto che introduce il servizio di interrompibilità tecnica, aggiuntiva rispetto a quella derivante dall’attivazione di eventuali contratti di fornitura di tipo interrompibile già presenti e stipulati dagli operatori. Il ministero sottolinea “la necessità di predisporre ulteriori misure per incrementare la sicurezza e l’affidabilità del sistema gas” anche alla luce del fatto che la disponibilità di volumi per il peak shaving del Gnl è ormai “limitata” in quanto i terminali italiani hanno raggiunto “un coefficiente di utilizzo molto elevato”.

Viene quindi istituito questo nuovo servizio destinato ai soggetti che utilizzano il gas per fini industriali (compresa la generazione elettrica nel solo caso in cui essa sia funzionale al processo produttivo in situ), purché “provvisti di adeguati strumenti utili al fine di poter rilevare direttamente i consumi di gas e teleletti dall’impresa maggiore di trasporto, ovvero che si impegnino a rendicontarli con cadenza giornaliera”. Il tutto per “dare un contributo significativo alla diminuzione dei consumi giornalieri di gas naturale in condizioni di emergenza”.

Il periodo complessivo di possibile attivazione della misura è compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo di ciascun anno. L’Autorità stabilisce le modalità di partecipazione alla procedura per la selezione dei soggetti aggiudicatari “in base a criteri di pubblicità, trasparenza, non discriminazione e merito economico” e fissa i prezzi massimi per l’assegnazione del servizio. Gli oneri relativi graveranno sul fondo istituito con delibera d 29 dicembre 2005 n. 297/05. I costi della misura sono allocati sui clienti finali civili e industriali, inclusa la generazione termoelettrica. Il tutto “riducendo al minimo i disagi conseguenti sui clienti civili nonché sui clienti non civili con consumi non superiori a 50.000 Sm3/anno”.

Il servizio è offerto secondo due modalità differenziate in base alla tempistica di preavviso relativa all’attivazione e alla durata dell’applicazione: preavviso di 24 ore con durata massima di tre giorni consecutivi (servizio A); preavviso di 48 ore con durata minima di tre giorni consecutivi e durata massima di 5 giorni lavorativi (servizio B). Il Mise, sentito il Comitato di emergenza gas, entro il 30 settembre di ogni anno indica all’Autorità i volumi massimi giornalieri da reperire e il numero massimo di giorni di attivazione.

Ciascun cliente finale industriale in grado di mettere a disposizione un quantitativo interrompibile almeno pari a 50.000 mc/giorno per singolo sito può partecipare in maniera diretta. I clienti dai 5.000 mc/giorno in su partecipano mediante soggetti aggregatori, in modo da arrivare ad almeno 50.000 mc. Snam comunica al ministero e all’Autorità i risultati della procedura di assegnazione ai fini dell’approvazione da parte del Mise (sentita l’Arera), e “dell’emanazione degli eventuali provvedimenti necessari”. Il servizio di interrompibilità non è cedibile.

Fonte: Quotidiano Energia