Gasdotto Tap: Tar Lazio respinge il ricorso della Regione.
Il Tar del Lazio ha infatti respinto il ricorso della Regione Puglia. Il provvedimento è stato emesso oggi ed è di merito. Il Tar in sostanza ha ritenuto non fondate le osservazioni mosse dalla Regione contro i lavori preliminari al microtunnel. Quest’ultima, infatti, aveva sostenuto che l’espianto degli ulivi non poteva esserci sia perché le prescrizioni non risultavano rispettate dalla società, sia perché il microtunnel del gasdotto è soggetto ad una specifica valutazione ambientale che è tuttora in corso.
Il ministero dell’Ambiente, con l’Avvocatura dello Stato, ha replicato osservando che la Regione Puglia non ha revocato le autorizzazioni all’espianto degli ulivi date in precedenza, né ha impugnato nei tempi previsti gli atti del ministero che hanno evidenziato il rispetto delle procedure e delle prescrizioni da parte di Tap. Ministero e Tap hanno anche osservato che l’attività di espianto è in gran parte completata (211 gli ulivi interessati). Resta solo una quota residua da effettuare ma restano soprattutto da sistemare gli alberi che, sebbene espiantati, non erano stati messi a dimora nella nuova area, nè risistemati, a causa delle proteste dei No Tap.
L’espianto era partito a marzo e più volte ha dovuto interrompersi a causa delle accese proteste degli oppositori, manifestatesi anche con blocchi stradali nell’area di cantiere. Il 6 aprile scorso il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso della Regione, aveva sospeso l’espianto sino alla data del 19 aprile, data della nuova udienza per la decisione. Da vedere, adesso, 9 cosa succederà a Melendugno, dove il fronte No Tap già ieri si è allertato per una nuova mobilitazione nella zona dove è previsto il gasdotto.
Fonte: Domenico Palmiotti – Il Sole-24 Ore