Energivori, chi paga?

Caccia al tesoretto della bolletta

Un dato emerge con chiarezza dal pasticcio di queste ore sulla norma energivori: l’ostinazione delle istituzioni – a cominciare da Governo e Parlamento – a trattare senza il minimo riguardo per trasparenza e accountability una materia di finanza pubblica come quella degli oneri di sistema. Per tutte le maggiori proposte fiscali e/o redistributive, come è giusto che sia, i dibattiti si sprecano, dal Parlamento alla tv ai giornali. Si pensi al cuneo fiscale o ai famosi 80 euro di Renzi. In questo caso invece nessuno (Governo, parlamentari, media) si prende la briga di spiegare ai cittadini che siamo di fronte a una questione del tutto analoga: scelte, politiche, che beneficiano alcune parti a scapito di altre. Si parla infatti di oneri de facto fiscali – la normativa italiana lo nega ma secondo la Corte Ue questa è la loro natura – per una quindicina di miliardi all’anno. Una manovra finanziaria.

Con questo importo da anni l’Italia fa politica industriale e politica energetica: decidendo del futuro di filiere e tecnologie, come avvenuto col solare, o della competitività di specifici settori industriali, come appunto con gli energivori. O pochi anni fa col tagliabollette a favore delle PMI oppure oggi col dibattito (tra addetti ai lavori) su come reinvestire gli oneri A3 in calo. Senza dimenticare quando da quel “catino” il Tesoro attinge direttamente, per l’Ilva, il terremoto o altro. Eppure quanti tra i contribuenti, anche i più ferrati in politica economica, hanno la minima idea che questo accade? La battaglia per il tesoretto della bolletta infuria più che mai: il ministro Calenda per sgravare 1,3 miliardi all’anno agli energivori (mettendoli a carico di tutti gli altri); l’emendamento Pd per compensare dell’onere i piccoli clienti, stavolta a scapito delle medie imprese (salvo incartarsi e dover fare retromarcia). Qualcuno ha visto il ministro in Parlamento? Chi ha visto una relazione tecnica degli emendamenti con un calcolo degli impatti? Chi, non avvezzo alla materia, ci ha capito qualcosa anche seguendo il surreale dibattito alla Camera? Tutto avviene nella più assoluta opacità.

Fonte: Staffetta Quotidiana