Elettricità, dopo il rischio estate c’è il rischio inverno

Il rapporto Entso-E sulla sicurezza del sistema elettrico. Per l’Italia possibili tensioni in caso di ondate di freddo intenso, idro ai minimi storici, possibile taglio della produzione eolica al Sud

Dopo il rischio estate, il rischio inverno. Per la seconda volta in una anno l’associazione europea dei gestori delle reti di trasmissione Entso-E lancia l’allerta sull’adeguatezza del sistema elettrico italiano in caso di ondate particolare freddo. In generale, si legge nel Winter Outlook 2017/2018 pubblicato ieri, nel sistema elettrico europeo non ci dovrebbero essere rischi per le forniture elettriche, ma alcune criticità potrebbero verificarsi in diversi Paesi in caso di ondate di freddo, in particolare nella seconda settimana di gennaio.
Con temperature particolarmente rigide i margini potrebbero essere ristretti in Gran Bretagna, Francia, Belgio, Polonia e Italia, anche se il rischio di non disporre di adeguata capacità di generazione per coprire la domanda è poco probabile. Quest’anno, sottolinea l’associazione, il rapporto tiene conto dell’esperienza dello scorso anno, in cui temperature molto rigide e impreviste e la ridotta disponibilità della capacità nucleare in Francia hanno creato situazioni di tensione. Così il rapporto tiene conto di eventi la cui probabilità è che accadano una volta ogni venti anni, invece che una volta ogni dieci.

Il rapporto approfondisce inoltre la situazione dell’idroelettrico e degli approvvigionamenti di gas. Quanto al primo, le riserve sono tornate ai valori medi in tutta Europa tranne che in Italia e in Spagna, dove sono vicine ai minimi storici. Quanto al gas, Entso-E ha collaborato con l’omologo Entso-G, arrivando a concludere che il sistema elettrico resta solido anche in caso di elevata domanda combinata con un’interruzione delle forniture di gas attraverso l’Ucraina. Quanto all’eolico, potrebbe presentarsi la necessità di tagliare la produzione in Irlanda e in alcune aree del Sud Italia in caso di eccesso di produzione rispetto alla domanda, in particolare per quanto riguarda la Sicilia.

Per la prima volta l’Italia è stata suddivisa in sei zone, Nord, Centro-Nord, Centro Sud, Sud, Sardegna e Sicilia.
Infine, Entso-E fa il punto sull’evoluzione del parco di generazione: rispetto alla fine del 2016 le centrali termoelettriche dismesse sono state rimpiazzate solo parzialmente da nuova capacità rinnovabile non flessibile, turbando così l’adeguatezza e l’operatività del sistema elettrico per l’intera rete Entso-E. In caso di eventi estremi e imprevisti, l’associazione pubblicherà aggiornamenti sul proprio sito internet.

Fonte: Staffetta Quotidiana