Autorità Energia: elettricità +6,5%, gas +8,2%

Il regolatore contiene l’aumento elettricità riducendo temporaneamente la quota oneri di sistema con l’imouego delle giacenze Csea (l’“anticipo” andrà restituito in futuro)

Per il terzo trimestre dell’anno l’aggiornamento trimestrale delle bollette energetiche per i servizi di tutela effettuato dall’Autorità per l’energia porta un incremento per l’elettricità del 6,5% – su cui pesano gli aumenti dei prezzi all’ingrosso e che sarebbe stato ancora più elevato se l’Autorità non avesse deciso di usare le giacenze sui conti della Cassa Csea per ridurre temporaneamente gli oneri di sistema – e dell’8,2% per il gas, che sconta anch’esso l’incremento dei prezzi all’ingrosso e in parte minore dei costi di trasporto, variazione temperate in piccola parte da minori oneri per la morosità dei servizi di ultima istanza. La variazione ribalta sostanzialmente le riduzioni del precedente aggiornamento di aprile.

Nel dettaglio, nell’aumento per l’energia elettrica per la famiglia tipo, che si attesta a 20,22 cent di euro per kWh tasse incluse, la forte crescita dei costi di approvvigionamento avrebbe da sola determinato un +12,5% della spesa complessiva per il cliente tipo (già al netto di un leggero calo dei costi di dispacciamento, specie per la diminuzione dei costi per le centrali interrompibili). Aumento controbilanciato però dalla citata riduzione del -6% degli oneri generali di sistema (effetto dell’intervento di ‘scudo’ che avrà carattere temporanea: l’anticipo dalle giacenze usato per calmierare gli aumenti dovrà tradursi in corrispondenti maggiori prelievi dalle bollette nel futuro per restituire il prestito), deteminato dal -2,3% per la componente ASOS (gli oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili) e dal -3,7% per la componente ARIM (a copertura degli altri oneri). In particolare tutte le aliquote della componente ARIM vengono azzerate per un trimestre per tutti i clienti, domestici e non domestici, mentre le aliquote variabili della componente ASOS vengono ridotte per i soli clienti domestici. Si arriva così al +6,5% finale per la spesa complessiva del cliente domestico tipo.

Come segnalato, nel secondo trimestre il prezzo di borsa elettrica è rimasto in media sostanzialmente invariato rispetto al primo trimestre anche se nel precedente aggiornamento trimestrale di aprile, quando l’elettricità era scesa dell’8%, l’Autorità aveva previsto un calo medio del PUN del 14%. Sensibili aumenti (anche se in altalena) si sono invece registrati, specialmente in maggio e giugno, nei prezzi a termine per il prossimo trimestre.

Riguardo al gas naturale, l’aumento, che porta la spesa per la famiglia tipo a 78,28 cent di euro per metro cubo tasse incluse, è determinato principalmente dalla forte crescita della componente CMEM relativa ai costi di approvvigionamento, +8,3% sulla spesa per il cliente tipo, riflettendo il rialzo atteso delle quotazioni all’ingrosso nei mercati a termine in Italia e in Europa. In leggera crescita anche la compoenente relativa al servizio di trasporto Qt (+0,4% sulla spesa del cliente tipo), dovuta all’aumento del corrispettivo a copertura dei costi di trasporto dal PSV al punto di riconsegna della rete per gli oneri derivanti dalla nuova disciplina del settlement gas. Leggero calo (-0,5%) invece per la componente a copertura degli oneri di morosità per i servizi di ultima istanza UG3. Si arriva così al complessivo +8,2% per la spesa del cliente tipo, il cui impatto risulta meno significativo in considerazione dei bassissimi consumi del periodo estivo.

Le quotazioni del TTF olandese sono aumentate nell’ultimo trimestre rispetto al precedente sia a livello spot giornaliero che a termine per il III trimestre. Nell’aggiornamento di aprile il gas era sceso del 5,7%.

Fonte: Staffetta Quotidiana