Anno nuovo, bollette più salate

Previsti, per il primo trimestre 2017, rincari nelle bollette di luce e gas

L’AEEGSI – l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico – chiude l’anno con un comunicato col quale annuncia che a partire dal 1° gennaio di quest’anno le famiglie italiane dovranno far fronte ad un aumento delle utenze, lieve e pari a circa lo 0,9% per l’elettricità, più consistente per il gas (+ 4,7%). Più nello specifico, l’andamento crescente del prezzo dell’energia elettrica si spiega principalmente con l’aumento della componente a copertura dei costi di acquisto sul mercato italiano all’ingrosso (legati a loro volta ai rialzi avvenuti sui mercati continentali) e alle tariffe di rete, entrambe in crescita, sebbene in parte controbilanciate dai costi di dispacciamento e gli oneri generali di sistema, invece in calo.

Dunque, se da un lato le recenti tensioni sui mercati spot d’oltralpe, dovute alla riduzione della produzione nucleare francese, hanno dato un’impennata al costo d’acquisto della materia prima, dall’altro la forte riduzione nei costi di dispacciamento – risultato dei provvedimenti adottati dall’Autorità nel corso del 2016 volti a porre fine alle condotte anomale da parte degli operatori dell’offerta e della domanda nei mercati all’ingrosso dell’elettricità – hanno mitigato i rialzi che, diversamente, si sarebbero manifestati in maniera molto più consistente. Complici di questo effetto compensativo anche gli oneri generali di sistema che, a partire dal 1° gennaio 2017, rappresentano poco più del 20% del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo, e che diminuiscono grazie soprattutto alla riduzione di 1,3 miliardi di euro del fabbisogno della componente A3, che rimane tuttavia la parte predominante dei suddetti oneri (circa l’80%). Diversamente dall’energia elettrica, il principale responsabile degli aumenti relativi al gas è invece il crescente costo di approvvigionamento della materia prima, mentre a fare da bilancia è in questo caso la componente a copertura del meccanismo per la rinegoziazione dei contratti a lungo termine (CPR).

Inoltre, da gennaio – ricorda l’Autorità – scatta la seconda fase della riforma delle tariffe elettriche per i clienti domestici e parte l’offerta scontata “Tutela Simile” per le famiglie e le piccole imprese ancora in regime di maggior tutela, che potranno optare per il nuovo meccanismo transitorio istituito dal Garante: grazie a questo, famiglie e imprese avranno facoltà di aderire ad un’offerta di mercato libero, ma con una struttura contrattuale omogenea indicata dal Regolatore, differenziata solo nel prezzo, che sarà pari a quello della maggior tutela scontato del bonus “una tantum” che i diversi operatori hanno proposto.

Fonte: Giusy Massaro – I-Com Blog