Nucleare Francia, fermati 3.600 MW per “rischio inondazione”

Nuova tegola per il nucleare francese, nuove preoccupazioni anche per gli effetti sui prezzi in Italia

Il colosso francese dell’elettricità Edf ha annunciato la chiusura temporanea dei quattro reattori della centrale nucleare di Tricastin perché l’autorità per la sicurezza nucleare Asn ha ravvisato il pericolo di crollo della diga adiacente l’impianto in caso di grave terremoto. La conseguente inondazione, si legge nella nota Asn, potrebbe portare a un incidente con fusione del combustibile nucleare nei quattro reattori, con una gestione particolarmente difficile del piano di emergenza.

Lo scorso 18 agosto Edf ha comunicato all’Autorità l’esistenza di un potenziale rischio riguardante una parte della diga. Asn ha chiesto ulteriori chiarimenti ma ha considerato non sufficienti le rassicurazioni della società che “non permettono di eliminare il rischio a breve termine”. Da qui la decisione di spegnere i reattori fino a quando non saranno portati a termine i lavori di rafforzamento della diga. Edf dovrà ora portare a termine indagini geotecniche sulla parte della diga in questione e apportare i miglioramenti necessari per garantirne la resistenza.
In una nota, Edf definisce “ingiustificata” la decisione dell’Autorità di spegnere la centrale e annuncia che i lavori saranno portati a termine entro un mese.

La fermata comporterà una perdita di 5-8 TWh su base annua (dalla produzione prevista di 390-400 TWh il dato per il 2017 scende a 385-392 TWh). La centrale ha una potenza complessiva di 3.660 MW.

Fonte: Staffetta Quotidiana