L’energia solare si finanzia senza sussidi: ecco il primo Ppa decennale in Italia

Finanziare le fonti rinnovabili senza pesare sulle bollette, né sul bilancio dello Stato

La soluzione esiste e anche in Italia, dopo anni di dibattiti teorici, comincia finalmente a decollare. Ieri sono stati firmati tre Ppa (Power Purchase Agreement) decennali – i primi davvero di lunga durata – per l’acquisto di energia solare prodotta in Sicilia in regime di market parity, ossia a costi competitivi con la generazione da fonti fossili senza bisogno di sussidi o incentivi di sorta.
Altri contratti di durata e caratteristiche analoghe sono in fase di negoziazione, secondo fonti del Sole 24 Ore. Ma a bruciare tutti sul tempo sono stati la multinazionale Canadian Solar e il socio veronese Manni Group, che hanno venduto l’intera produzione dei prossimi dieci anni di 5 impianti fotovoltaici vicino ad Agrigento, che prevedono di avviare entro il secondo trimestre 2019, con una potenza complessiva di 17,6 Megawatt.

Ad acquistare è stata TrailStone, società di trading che opera a livello globale, che a sua volta si propone di rivendere l’elettricità sul mercato. «Di Ppa si parla molto in Italia ma finora se ne erano visti pochi e nessuno di durata superiore a cinque anni, troppo brevi per consentire davvero di ripagare gli investimenti», sottolinea Francesca Morra, alla guida con Lorenzo Parola del team legale dello studio Paul Hastings che ha assistito TrailStone.

«La stipula di questi contratti decennali dimostra che nell’era della transizione energetica il mercato corre più veloce della regolazione – aggiunge Parola – In attesa di nuove regole sembra che il Codice Civile del 1942 continui a funzionare». Ad assistere Canadian e Manni è stato invece lo studio Orrick, che ha precisato che i tre contratti prevedono un «meccanismo di condivisione dell’eventuale upside». Una risposta ai dubbi di molti esperti, che per favorire la diffusione di Ppa di lunga durata giudicano indispensabile l’impiego di garanzie statali, per neutralizzare il rischio di scostamenti eccessivi dai prezzi di mercato.

Il primo Ppa in assoluto nel nostro Paese risale solo allo scorso febbraio: a rompere il ghiaccio era stata Engie Italia, con 5 anni di forniture di energia solare venduti alle fabbriche di laterizi dell’austriaca Wienerberger.
Ma in seguito altri ne hanno seguito l’esempio e gli annunci si stanno moltiplicando.
Sempre ieri è stato annunciato il rinnovo di un contratto tra la britannica Octopus Investments e il Gruppo Ego, che ora ha in portafoglio 103 MW di capacità del primo impianto fotovoltaico in market parity italiano, quello di Montalto di Castro.
Le due società hanno sottoscritto diversi Ppa, di durata fino al 2023, come parte di un pacchetto di finanziamento concesso a Octopus da Mps Capital Services, del gruppo Montepaschi. Venerdì scorso era stato invece annunciato il primo Ppa per l’acquisto di energia eolica italiana: il contratto tra la britannica Centrica e il fondo Glennmont Partners (di cui non è stata precisata la durata) riguarda la commercializzazione e il bilanciamento di una capacità di 315 MW di 13 impianti in Sicilia e altre regioni meridionali.

Fonte: Sissi Bellomo – Il Sole 24 Ore