Dizionario energia

A

Acquirente unico (AU)

Acquirente unico (AU): ai sensi del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, art. 4, c. 1, “il gestore della rete di trasmissione nazionale costituisce una società per azioni denominata “acquirente unico”. La società stipula e gestisce contratti di fornitura al fine di garantire ai clienti vincolati la disponibilità della capacità produttiva di energia elettrica necessaria e la fornitura di energia elettrica in condizioni di continuità, sicurezza ed efficienza del servizio nonché di parità del trattamento, anche tariffario.”

 

Affidabilità

La combinazione di due condizioni:
Disponibilità – Idoneità a far fronte staticamente ed in ogni istante alle richieste globali di potenza ed energia elettrica dei clienti nei punti di connessione, tenendo in conto i fuori servizi programmati e forzati dei componenti del sistema elettrico. Sicurezza – Idoneità ad affrontare i disturbi improvvisi come cortocircuiti o perdita forzata di componenti del sistema elettrico. Tale aspetto considera quindi proprio gli effetti delle transizioni non affrontate con il precedente criterio.

 

Allacciamento

configurazione degli impianti di produttori e utilizzatori ai fini della connessione alle reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Nel servizio del gas è la condotta che realizza la connessione fra la rete di trasporto o di distribuzione e il punto di consegna e riconsegna; può comprendere impianti di trattamento del gas, impianti di riduzione della pressione e apparecchi di misura. Per allacciamento aereo si intende l’esecuzione di un intervento solo sulla colonna montante o sulla derivazione di utenza.

 

Anidride carbonica (C02)

Componente naturale dell’atmosfera (< 2%). E’ anche il prodotto finale della combustione del carbonio e dei suoi composti o derivati. E’ uno dei principali gas presenti nel vapore geotermico.

 

Autoproduttore

La persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante e delle società controllate dalla medesima controllante, nonché per uso dei soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell’energia elettrica di cui all’articolo 4, numero 8, della legge 6 dicembre 1962, n.1643, degli appartenenti ai consorzi o società consortili costituiti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e per gli usi di fornitura autorizzati nei siti industriali anteriormente alla data di entrata in vigore del DL n.79 del 16.3.99.

 

Autorità (AEEG)

Autorità per l’energia elettrica e il gas, istituita ai sensi della legge 14 novembre 1995,n. 481.

 

Attività di trasmissione

Attività di trasporto e trasformazione dell’energia elettrica sulla Rete. Dell’attività di trasmissione fanno parte:

  • la gestione unificata della Rete e delle parti delle stazioni elettriche non comprese nella medesima ma ad essa comunque connesse e funzionali all’attività di trasmissione ai sensi dell’articolo 3, comma 5, del decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato 25 giugno 1999;
  • la programmazione e l’individuazione degli interventi di sviluppo;
  • l’autorizzazione annuale degli interventi di manutenzione.

Alta tensione(AT)

Tensione nominale di valore superiore a 35 kV e inferiore o uguale a 220 kV.

Altissima tensione (AAT)

Tensione nominale di valore superiore a 220 kV.

Accesso di terzi alla rete

Secondo la Direttiva europea sul mercato interno dell’energia elettrica (96/92/CE), l’accesso dà la possibilità di immettere e/o di prelevare energia elettrica da una rete di trasmissione e di distribuzione a produttori e clienti idonei, ossia anche a terzi non proprietari della rete. L’accesso può essere organizzato secondo tre diverse modalità:

  • accesso alle reti negoziato: sistema di accesso basato su contratti individuali a prezzi liberamente negoziati dalle parti (produttore/cliente idoneo e gestore della rete) e la pubblicazione delle tariffe medie di accesso;
  • accesso alle reti regolato: sistema di accesso basato su contratti individuali (produttore/cliente idoneo e gestore della rete) a prezzi regolati da un apposito organismo (autorità di regolazione, Ministero, ecc.);
  • acquirente unico.

Secondo la Direttiva europea sul mercato interno del gas (98/30/CE), l’accesso alle reti riguarda il sistema di trasporto e distribuzione, comprese le funzioni ausiliari di stoccaggio e può avvenire secondo le modalità previste per la direttiva sul mercato elettrico, tramite accesso negoziato o accesso regolato; non è invece esplicitamente prevista la possibilità dell’acquirente unico.

 

B

Bassa tensione (BT)

è una tensione nominale tra le fasi non superiore a 1kV.

Bilancio ambientale

strumento contabile in grado di fornire una rappresentazione unitaria e coerente delle interrelazioni dirette tra l’impresa e l’ambiente naturale, attraverso un quadro riassuntivo di dati quantitativi relativi all’impatto ambientale di determinate attività produttive e all’impegno economico dell’impresa nel campo della protezione ambientale.

Bilancio energetico

strumento contabile in grado di fornire una rappresentazione unitaria e coerente dei flussi energetici (produzione, importazione, esportazione, acquisto, vendita, trasporto, trasformazione, utilizzazione) di un certo impianto o area geografica in un dato periodo di tempo. Normalmente, i bilanci riportano le quantità di energia necessarie per il fabbisogno energetico espresse in quantità equivalenti di un solo tipo di energia primaria (in generale il petrolio). Il prospetto di bilancio permette di evidenziare tra gli altri due saldi significativi: consumi interni lordi (o impieghi interni di fonti primarie); consumi finali di energia (o impieghi finali).

Biogas

gas derivanti da processi di decomposizione di materiale organico (come, ad esempio, dalla frazione umida dei rifiuti solidi urbani) che, opportunamente trattati, possono essere utilizzati come combustibile per impianti di generazione termica di energia elettrica.

Biomassa

masse biologiche che possono essere recuperate e convertite in energia elettrica, in calore o in prodotti chimici sostitutivi di derivati del petrolio (biocarburanti). Per la loro capacità di rigenerarsi, vengono generalmente considerate fonti rinnovabili. Possono suddividersi in quattro categorie:

  • residui agroindustriali;
  • sottoprodotti agricoli;
  • residui forestali e dell’industria del legno;
  • colture energetiche.

Banda

In campo informatico e nelle telecomunicazioni, il termine banda indica la quantità di dati che possono essere trasferiti attraverso una connessione in un dato periodo di tempo, in analogia con l’ampiezza di banda in campo fisico.
Si misura in quantità di informazione/tempo, generalmente con le unità di misura byte/secondo (in Informatica) o bit/secondo (nelle telecomunicazioni). La banda corrisponde all’inverso del tempo di servizio.

Biodiesel

Il biodiesel è un carburante alternativo ottenuto da fonti rinnovabili quali olii vegetali, grassi animali, analogo al gasolio derivato dal petrolio.
Contrariamente a quanto si crede comunemente, il biodiesel non è un olio vegetale puro e semplice, come ad esempio l’olio di colza, bensì il risultato di un processo chimico a partire da questi o altri componenti biologici (processo di transesterificazione con alcol metilico). Per informazioni in merito all’uso dell’olio vegetale puro, come carburante, andare alla pagina Olio (carburante).

Banda morta di un regolatore

Intervallo di frequenza, impostato volontariamente, entro il quale il regolatore di velocità di un gruppo di generazione non reagisce.

 

C

Capacità di trasporto

E’ il massimo flusso di potenza che può essere trasportato tra due porzioni di rete compatibilmente con la sicurezza di funzionamento del sistema elettrico.

Carbon tax

tassazione dei combustibili energetici di origine fossile in base al loro contenuto di carbonio, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Cassa conguaglio per il settore elettrico (Ccse)

Istituzione con il compito di gestire il sistema di perequazione tariffaria, cioè dei flussi in entrata, derivanti dal pagamento di componenti tariffarie da parte degli utenti finali, e dei corrispondenti flussi in uscita, consistenti nei contributi alle imprese aventi diritto.

Il decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato del 15 settembre 1947, n. 896 attribuiva al Cip la facoltà di istituire Casse di conguaglio. L’attuale Ccse è stata istituita dal provvedimento Cip 29 agosto 1961, n. 341, in corrispondenza dell’unificazione su tutto il territorio nazionale dei prezzi e strutture tariffarie nel settore elettrico. Con la legge legge 14 novembre 1995, n. 481 sono state trasferite all’Autorità le competenze in materia di Ccse. CDR (combustibile derivato da rifiuti): in base al decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi”, combustibile ricavato dai rifiuti urbani mediante trattamento finalizzato all’eliminazione delle sostanze pericolose per la combustione ed a garantire un adeguato potere calorico, e che possieda caratteristiche specificate con apposite norme tecniche. La termoutilizzazione del CDR può avvenire in impianti dedicati o in cocombustione (generalmente con il carbone).

Certificato verde

Titolo annuale che attesta la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate. Questo titolo può essere oggetto di contrattazione nell’ambito del mercato appositamente organizzato (c.d. mercato dei certificati verdi) o anche liberamente scambiato al di fuori di tale mercato. Questo tipo di certificato nasce in Italia con il Decreto Bersani (articolo 11) per essere poi ulteriormente definito e disciplinato con il Decreto MICA 11 novembre 1999. Il certificato verde è attribuito dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale all’energia elettrica prodotta mediante l’uso di fonti energetiche rinnovabili, da impianti entrati in esercizio dopo il 1° aprile 1999 e per i primi 8 anni di esercizio degli stessi. Tale titolo è previsto dal Decreto Bersani quale possibile strumento alternativo per soddisfare l’obbligo, imposto a decorrere dal 2002 ad ogni produttore/importatore di energia, di immettere in rete una quota minima di energia verde pari al 2% dell’energia non rinnovabile eccedente i 100 GWh prodotta/importata nell’anno precedente. Per gli anni successivi al 2002 il Decreto Bersani prevede incrementi percentuali della predetta quota, da decidersi con successivo decreto del Ministro dell’industria. L’offerta di certificati verdi potrà pervenire da due categorie di soggetti: i produttori (nazionali ed esteri) e, per la parte di domanda non soddisfatta da questi ultimi, dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale.

Ciclo combinato

tecnologia per la produzione di energia elettrica da combustibili in forma gassosa che si basa sull’utilizzo di una o più turbine (generalmente a gas turbogas) associate ad una turbina a vapore. Il calore dei fumi allo scarico della turbina viene sfruttato in un generatore di vapore a recupero nel quale si produce il vapore poi utilizzato nella turbina a vapore. Le centrali a ciclo combinato permettono un uso particolarmente efficiente del combustibile e, nello stesso tempo, consentono un limitato impatto ambientale in termini di emissioni inquinanti. Qualora il calore in uscita dal ciclo combinato venga ulteriormente impiegato in un processo industriale sotto forma di vapore tecnologico, si ha cogenerazione.

CIP 6/92

Delibera adottata nel mese di aprile 1992 dal Comitato Interministeriale Prezzi in attuazione della legge n. 9 del 9 gennaio1991. Fissa condizioni, prezzi e incentivi per la vendita dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili e assimilate.

Clienti idonei (settore elettrico)

secondo la Direttiva europea 96/92/CE sul mercato interno dell’energia elettrica e la Direttiva 98/30/CE sul mercato interno del gas naturale, sono i clienti ammessi a operare sul mercato libero, scegliendo il proprio fornitore. Essi hanno la facoltà di acquistare energia elettrica o gas da qualsivoglia operatore abilitato presente sul mercato e di ottenere il trasporto di tale energia sulle reti di trasmissione e distribuzione. Secondo il decreto legislativo n. 79/99, art. 2 c. 6, “è la persona fisica o giuridica che ha la capacità, per effetto del presente decreto, di stipulare contratti di fornitura con qualsiasi produttore, distributore o grossista, sia in Italia che all’estero”.

Clienti idonei (settore gas)

Secondo il decreto legislativo n. 164/00, art. 2 c. 1 è “la persona fisica o giuridica che ha la capacità, per effetto del presente decreto, di stipulare contratti di fornitura, acquisto e vendita con qualsiasi produttore, importatore, distributore o grossista, sia in Italia che all’estero, ed ha diritto di accesso al sistema”. Clienti vincolati: secondo la terminologia della Direttiva europea 96/92/CE sul mercato interno dell’energia elettrica e la Direttiva 98/30/CE sul mercato interno del gas naturale, si tratta dei clienti non ammessi a operare sul mercato libero, ma soggetti a tariffe regolamentate. Secondo il decreto legislativo n. 79/99, art. 2 c. 7, “è il cliente finale che, non rientrando nella categoria dei clienti idonei, è legittimato a stipulare contratti di fornitura esclusivamente con il distributore che esercita il servizio nell’area territoriale dove è localizzata l’utenza”.

Codice di rete

Nel caso del gas naturale, ai sensi del decreto legislativo n. 164/00, art. 2 c. 1 il codice di rete è il “codice contenente regole e modalità per la gestione e il funzionamento della rete”. La dizione “codice di rete” ha scarsi precedenti nell’ordinamento italiano, almeno come codice di regole e modalità di gestione e funzionamento, adottato da un’impresa. Nel settore dell’energia elettrica il Grtn adotta un “codice di trasmissione e dispacciamento”, ai sensi della direttiva 21 gennaio 2000 del Ministro dell’industria, che disciplina le attività di trasmissione e dispacciamento e i rapporti del Grtn con i soggetti utenti e i proprietari della rete di trasmissione nazionale. In quanto adottato da un’azienda pubblica, tale codice si configura come un disciplinare tecnico­amministrativo. Nel settore del gas per le forti analogie con l’esperienza inglese, il codice di rete si riferisce, non tanto al paradigma amministrativo indicato per il settore dell’energia elettrica, quanto al paradigma “contrattuale” del Network Code inglese. Secondo tale paradigma il codice di rete viene inteso come l’insieme univoco delle condizioni generali di fornitura del servizio di trasporto, salvo le determinazioni che sono specifiche dei singoli rapporti contrattuali: nomi dei contraenti, scelta dei servizi fra quelli contemplati nel codice, scelta della durata fra quelle contemplate, quantità, e così via.

 

D

Decreto Bersani

il decreto legislativo n. 79 del 16 marzo 1999.

Dispacciamento (settore elettrico)

ai sensi del decreto legislativo n. 79/99, art. 2 comma 10 “attività diretta ad impartire disposizioni per l’utilizzazione e l’esercizio coordinati degli impianti di produzione, della rete di trasmissione e dei servizi ausiliari”. Nel caso dell’energia elettrica, il centro di dispacciamento, sulla base dei costi degli impianti di generazione, distinti per diversi intervalli di tempo, chiama in funzione gli impianti secondo un ordine che può seguire criteri tecnici o economici. Sulla base delle previsioni di domanda e delle richieste effettive di energia elettrica lungo l’arco della giornata, il dispacciatore stabilisce quali centrali debbano produrre e quali debbano rimanere come riserva di potenza in modo da garantire in ogni momento la copertura della richiesta. Nel caso di strutture disintegrate verticalmente, in cui il dispacciatore non è anche proprietario degli impianti di produzione, l’ordinamento degli impianti viene effettuato sulla base dei prezzi o dei costi di produzione
dichiarati dai singoli impianti nelle loro offerte.

Dispacciamento (settore gas)

Per il gas naturale l’attività di dispacciamento è definita ai sensi del decreto legislativo n. 164/00, art. 2 comma 1 come “attività diretta ad impartire disposizioni per l’utilizzazione e l’esercizio coordinato degli impianti di coltivazione, di stoccaggio, della rete di trasporto e di distribuzione e dei servizi accessori”. Nel caso del gas naturale, il dispacciamento mantiene il bilancio richiesta disponibilità, utilizzando il gas importato attraverso i metanodotti collegati alla rete internazionale, il gas di produzione nazionale, il gas ottenibile dagli stoccaggi di gas naturale liquefatto e il gas ottenibile dallo stesso sistema dei metanodotti, variando, entro certi limiti, la loro pressione.

Distributore

Impresa distributrice che vende l’energia a tariffa ai clienti vincolati ed ai clienti idonei che non hanno stipulato contratti sul mercato libero. Essa ha l’obbligo di allacciare alla propria rete i clienti
vincolati che ne facciano richiesta, gestisce la rete di distribuzione in zone definite, acquista energia elettrica con contratti bilaterali dai produttori o dai rivenditori e dalla Borsa dell’energia. Assicura servizi di vettoriamento ai clienti idonei allacciati alla propria rete che hanno stipulato contratti sul mercato libero.

E

Energia, usi finali

impieghi ai quali è destinata l’energia consegnata agli utilizzatori dopo le trasformazioni operate dal settore energetico. La classificazione tradizionale delle utenze in base alla tipologia d’impiego è la seguente:

  • a) usi civili
  • b) usi industriali
  • c) usi per trazione

Nell’ambito di questa classificazione la domanda di energia può essere distinta in relazione agli usi finali (calore, illuminazione, movimento meccanico, elettrochimica, ecc.) o per forma energetica (energia meccanica, energia elettrica, energia termica).

Energia rinnovabile

il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici.

Energia libera

In termodinamica, l’energia libera di un sistema è la quantità di lavoro macroscopico che il sistema può compiere sull’ambiente. Essa è funzione della temperatura, della pressione e della concentrazione della specie chimica considerata. L’energia libera di una specie chimica a concentrazione costante all’interno di un sistema a molti componenti è definita come il potenziale chimico di quella specie. Un processo che comporta un incremento di energia libera si dice endoergonico, se implica diminuzione si dice esoergonico.

 

F

Fonti energetiche rinnovabili

fonti dotate di un potenziale energetico che si rinnova continuamente. Secondo il provvedimento CIP n. 6/92, sono considerati impianti alimentati da fonti rinnovabili quelli che per produrre energia elettrica utilizzano il sole, il vento, l’acqua, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici o di biomasse.

Fonti energetiche convenzionali

secondo il provvedimento CIP n. 6/92, sono considerati impianti alimentati da fonti convenzionali quelli per la sola produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili fossili commerciali.

Fonti energetiche assimilate

risorse energetiche di origine fossile che, ai sensi dell’art. 1, comma 3, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, vengono assimilate alle fonti rinnovabili in virtù degli elevati rendimenti energetici (vedi Indice Energetico). Secondo il disposto del provvedimento CIP n. 6/92, sono considerati impianti alimentati da fonti assimilate gli impianti di cogenerazione, gli impianti che utilizzano calore di recupero, fumi di scarico ed altre forme di energia recuperabile in processi produttivi e in impianti, nonché gli impianti che utilizzano gli scarti di lavorazione e/o di processi e quelli che utilizzano fonti fossili prodotte esclusivamente da giacimenti minori isolati.

 

G

Gas serra

sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera che tendono a bloccare l’emissione di calore dalla superficie terrestre. La loro concentrazione crescente nell’atmosfera produce un effetto di riscaldamento della superficie terrestre e della parte più bassa dell’atmosfera. Qualora l’accumulazione progressiva e accelerante di questi gas continui incontrollata, secondo molti scienziati è probabile che si determini una tendenza al surriscaldamento della superficie terrestre e alla modificazione del clima. Tuttavia, permangono incertezze sull’entità di tali effetti e sulla loro  configurazione geografica e stagionale. L’elenco dei gas serra è molto ampio. Il Protocollo di Kyoto prende in considerazione un basket di 6 gas serra: l’anidride carbonica (CO 2 ), il metano (CH4), il protossido di azoto (N 2 O), i clorofuorocarburi (CFC), i perfluorocarburi (PFC) e l’esafloruro di zolfo (SF 6 ).

Gas naturale liquido (GNL)

porzioni di gas che si liquefanno in superficie negli impianti separatori o di trattamento del gas. Il GNL è composto essenzialmente da propano, butano e pentano, ma è più leggero della gasolina naturale.

Gestore della rete di trasmissione nazionale (GRTN)

Società per azioni che esercita le attività di trasmissione e di dispacciamento di energia elettrica, ivi compresa la gestione unificata della rete di trasmissione nazionale, istituito ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 79/99.

Grossista di energia elettrica

il soggetto che acquista o vende energia elettrica, ma senza produrla, trasmetterla o distribuirla.

Hourly / Day ahead market

Sono due tipi di mercato dove la domanda e l’offerta si incontrano in un asta, il prezzo è determinato dalle offerte dei compratori e dei fornitori, inoltre, il prezzo della fornitura di energia elettrica viene determinato con almeno 1 ora (Hourly)/24 ore (Day) di anticipo sul periodo di consegna.

 

I

Impianto di produzione di energia elettrica

Complesso delle apparecchiature destinate alla conversione dell’energia fornita da qualsiasi fonte primaria in energia elettrica consegnata alla rete di trasmissione o di distribuzione.

Indice energetico (Ien)

parametro introdotto dal provvedimento Cip n. 6/92 per la definizione delle condizioni di assimilabilità di un impianto termoelettrico a un impianto alimentato da fonti rinnovabili.

Interruzione con preavviso

Interruzione dovuta di norma all’esecuzione di interventi e manovre programmati sulla rete preceduta dalla comunicazione agli utenti interessati del periodo temporale di interruzione, con mezzi idonei e con un anticipo non inferiore a un giorno.

Interruzione senza preavviso

Interruzione in tutti i casi in cui gli utenti non siano stati avvisati con mezzi idonei e con un anticipo non inferiore a un giorno. Un’interruzione senza preavviso può essere classificata come:

  • interruzione lunga (o di lunga durata) se ha durata superiore a tre minuti;
  • interruzione breve (o di breve durata) se ha durata superiore a un secondo e non superiore a tre minuti;
  • interruzione transitoria se ha durata non superiore a un secondo.

J

Joule

L’unità di misura dell’energia nel Sistema Internazionale. 1 Joule = 1 Newton x 1 metro

L

Linea di interconnessione

Linea elettrica in alta tensione in corrente alternata (c.a.) o in corrente continua (c.c.) che collega due diverse reti elettriche di trasmissione o di distribuzione o anche due aree di generazione.

Linea di Trasmissione

Linea elettrica ad alta o altissima tensione, aerea o in cavo, destinata al trasporto dell’energia elettrica dagli impianti di produzione alle reti di distribuzione o agli utenti.

 

M

Media tensione (MT)

Tensione nominale di valore superiore a 1 kV e inferiore o uguale a 35 kV

 

Megawatt (MW)

unità di misura pari a un milione di Watt.

 

Mercato del giorno prima dell’energia elettrica

È la sede di negoziazione delle offerte di acquisto e di vendita dell’energia elettrica per ogni ora del giorno successivo.

 

Mercato libero

Ambito in cui operano in regime di concorrenza produttori e grossisti di energia elettrica sia nazionali che esteri per fornire energia elettrica ai clienti idonei. Poiché il Decreto Bersani prevede il progressivo abbassamento delle soglie di idoneità per l’accesso al mercato libero, si verificherà un conseguente allargamento delle sue dimensioni e degli operatori attivi al suo interno.

 

Mercato vincolato

secondo la terminologia introdotta dalla Direttiva europea sul mercato interno dell’energia elettrica (96/92/CE) indica la quota del mercato non aperta alla concorrenza in cui il cliente non può scegliere il fornitore; al mercato vincolato, ai sensi del decreto legislativo n. 79/99 è assicurata la tariffa unica nazionale.

 

Massa

In elettronica la massa è la parte di un circuito elettrico il cui potenziale elettrico è per definizione posto a zero.

Solitamente corrisponde alla carcassa metallica del dispositivo che si comporta come una gabbia di Faraday, rappresentando per il circuito una riserva infinita di carica elettrica, e quindi un potenziale costante di riferimento.

La massa di un sistema elettrico può essere mantenuta allo stesso potenziale della Terra (considerata il potenziale zero assoluto) attraverso l’impianto di messa a terra oppure no. In questo caso la massa è detta flottante. Quando si effettuano misure su un circuito con un multimetro od un oscilloscopio è necessario che la massa di riferimento dello strumento sia connessa alla massa di riferimento del circuito in esame. Solitamente infatti le tensioni sono riferite alla massa.

È possibile collegare la massa di riferimento dello strumento ad un punto di riferimento del circuito studiato diversa dalla massa a condizione che non esista altro collegamento tra le due masse, per esempio se entrambi sono messi a terra.

Secondo la normativa elettrica in tutti gli apparecchi in cui sia presente la tensione di rete la massa metallica deve essere messa a terra attraverso la spina elettrica oppure con un conduttore fisso.

O

Oneri generali afferenti al sistema elettrico

Costituiscono oneri generali afferenti al sistema elettrico (articolo 3 comma 11, decreto legislativo n. 79/99 e articolo 3 comma 13, decreto legislativo n. 79/99):

a) la reintegrazione alle imprese produttrici­distributrici dei costi sostenuti per l’attività di generazione di energia elettrica, limitatamente alla quota non recuperabile a seguito dell’attuazione della direttiva europea 96/92/CE;

b) la compensazione della maggiore valorizzazione, derivante dall’attuazione della direttiva europea 96/92/CE, dell’energia elettrica prodotta da impianti idroelettrici e geotermoelettrici, già realizzati alla data del 19 febbraio 1997, di proprietà di imprese produttrici­distributrici e non ammessi a contribuzione ai sensi dei provvedimenti del Comitato interministeriale dei prezzi 12 luglio 1989, n. 15, 14 novembre 1990, n. 34, e 29 aprile 1992, n. 6;

c) i costi connessi allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse, alla chiusura del ciclo del combustibile nucleare e alle attività connesse e conseguenti, in quanto svolte dalla società costituita a tal fine dall’Enel Spa a norma dell’articolo 13 del decreto legislativo n. 79/99;

d) i costi relativi all’attività di ricerca e sviluppo finalizzata all’innovazione tecnologica di interesse generale per il sistema elettrico;

e) i costi derivanti dalla realizzazione di obiettivi specifici di tutela ambientali;

f) gli oneri derivanti dall’applicazione di condizioni tariffarie speciali per le forniture di energia elettrica previste dalle norme primarie richiamate nell’articolo 2, comma 2.4 della deliberazione n.70/97, e dal decreto 19 dicembre 1995 del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato.

Hanno natura di oneri generali afferenti al sistema elettrico, in base all’articolo 3, comma 13, del decreto legislativo n. 79/99, gli oneri connessi alla promozione del l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.

Opzione tariffaria

Insieme di corrispettivi unitari, definito dal fornitore ed offerto a tutti i clienti appartenenti alla stessa tipologia, che determina l’esborso a carico del cliente per la fruizione del servizio elettrico e del gas, al netto degli oneri fiscali.

Ossidi di azoto (NOx)

agenti inquinanti che si formano nei processi di combustione nei quali l’azoto libero, che costituisce circa l’80 per cento dell’atmosfera, si combina con l’ossigeno. Dei vari ossidi di azoto, contribuiscono maggiormente all’inquinamento atmosferico il monossido di azoto (NO) e il biossido di azoto (NO 2 ). Il contributo maggiore all’inquinamento da ossidi di azoto (NO x ) proviene dai trasporti stradali, dalla combustione di combustibili fossili e dall’attività industriale.

P

Perdite di trasporto e trasformazione

perdite di energia che si manifestano nei processi di trasporto e trasformazione dell’energia elettrica nelle reti elettriche a diversi livelli di tensione. Le perdite di energia elettrica di una rete, in un determinato periodo, sono calcolate come differenza tra l’energia richiesta e i consumi, compresi quelli del settore elettrico. Nelle reti di trasporto e di distribuzione del gas naturale si generano perdite per dispersioni e per consumo nelle stazioni di compressione e negli impianti di trattamento.

Potenza attiva

Capacità di produrre lavoro per unità di tempo. In un sistema di grandezze periodiche, la potenza attiva è definita, matematicamente, come il valor medio calcolato nel periodo T della potenza istantanea. In un sistema trifase simmetrico e sinusoidale nelle tensioni e nelle correnti, la potenza attiva è pari a Ö3 volte il prodotto dei valori efficaci della tensione di rete e della corrente per il coseno dell’angolo di fase.

Potenza nominale di una centrale di produzione di energia elettrica

Somma aritmetica delle potenze nominali dei generatori elettrici della centrale, compresi quelli di riserva, destinati alla produzione di energia elettrica.

Potenza reattiva

In un sistema trifase simmetrico e sinusoidale nelle tensioni e nelle correnti, la potenza reattiva è pari a Ö3 volte il prodotto dei valori efficaci della tensione di rete e della corrente per il seno dell’angolo di fase.

Potere calorifico

(potere calorifico superiore, PCS; potere calorifico inferiore, PCI): quantità di calore realizzata nella combustione completa delle unità di peso o di volume di combustibile. A seconda che il calore
latente del vapore d’acqua contenuto nei fumi della combustione sia utilizzato o meno a fini energetici, si ha, rispettivamente, il potere calorifico superiore (PCS) o il potere calorifico inferiore (PCI), quest’ultimo utilizzato più correntemente nelle valutazioni.

Protocollo di Kyoto

protocollo firmato nel dicembre del 1997 a conclusione della terza sessione plenaria della Conferenza delle parti (COP3) della Convenzione Quadro sui Cambiamenti climatici (United Nation Framework Convention on Climate Change). Atto esecutivo che contiene obiettivi legalmente vincolanti e decisioni sulla attuazione operativa di alcuni degli impegni della Convenzione Quadro. Il Protocollo impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (i paesi dell’Est europeo) a ridurre complessivamente del 5,2 per cento le principali emissioni antropogeniche di gas serra entro il 2010 e, più precisamente, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2012. Il basket di gas serra considerato nel Protocollo include sei gas: l’anidride carbonica, il metano, il protossido di azoto, i fluorocarburi idrati, i perfluorocarburi, l’esafloruro di zolfo. L’anno di riferimento per la riduzione delle emissioni dei primi tre gas è il 1990, mentre per i rimanenti tre (che sono gas lesivi dell’ozono stratosferico e che per altri aspetti rientrano in un altro protocollo, il Protocollo di Montreal) è il 1995. La riduzione complessiva del 5,2 per cento non è uguale per tutti i paesi. Per i paesi membri dell’Unione Europea nel loro insieme la riduzione dovrà essere pari all’8 per cento, per gli USA al 7 per cento, per il Giappone al 6 per cento.
Nessuna riduzione ma solo la stabilizzazione è prevista per la Federazione Russa, la Nuova Zelanda e l’Ucraina. Possono invece aumentare le loro emissioni fino all’1 per cento la Norvegia, fino all’8 per cento l’Australia e fino al 10 per cento l’Islanda. Il Protocollo di Kyoto entrerà in vigore dopo novanta giorni dalla ratifica da parte di non meno di 55 paesi parti della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, compresi i paesi dell’Annesso I (cioè sostanzialmente i paesi industrializzati) che siano responsabili nel complesso di almeno il 55 per cento delle emissioni complessive di CO 2 relative al 1990.

 

Q

Qualità del servizio di fornitura dell’energia elettrica

Qualità delle prestazioni tecnico­commerciali rese agli utenti e qualità dei parametri elettrici dell’energia fornita.

 

R

Rendimento termico di una centrale termoelettrica

il rapporto tra l’equivalente termico di un kWh e il consumo medio di calore per kWh dell’impianto, durante un determinato intervallo di tempo.

Reti con obbligo di connessione di terzi

Reti i cui gestori hanno l’obbligo di connessione di terzi secondo quanto previsto dall’articolo 3, comma 1, e dell’articolo 9, comma 1 del decreto legislativo n. 79/99, ivi incluse le reti di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Ministro dell’industria 5 giugno 1999, le porzioni limitate della rete di trasmissione nazionale la cui gestione sia affidata a terzi ai sensi dell’articolo 3, comma 7 del medesimo decreto legislativo e le piccole reti isolate, nonché la porzione ella rete di proprietà della società Ferrovie dello Stato Spa non facente parte della rete trasmissione nazionale.

Riserva (di potenza)

Quota di potenza del parco di generazione che deve soddisfare lo squilibrio tra produzione e carico dovuto a variazioni aleatorie del fabbisogno, errori di previsione del fabbisogno, indisponibilità imprevista di generazione (ad esempio per avarie) e variazioni impreviste nei programmi di scambio con l’estero. Generalmente si può classificare, sulla base dello stato in esercizio dei gruppi che possono metterla a disposizione, in due categorie: riserva rotante e riserva fredda.

RSU (rifiuti solidi urbani)

possono costituire, se opportunamente separati e trattati, combustibile per impianti di generazione termica di energia elettrica. Un apposito elenco (Allegato A) del decreto legislativo 5 febbraio  1997, n. 22, recante “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi” precisa le diverse categorie di RSU.

 

S

Sbilanciamento

Sbilanciamento è la differenza, riferita ad un punto di scambio rilevante, tra la potenza effettivamente prelevata in un punto di prelievo ed il corrispondente programma di prelievo ovvero tra il programma di immissione e la potenza effettivamente immessa nel punto di immissione.

Servizio di riserva

È il servizio di natura elettrica reso disponibile al Gestore della rete di trasmissione nazionale dai soggetti abilitati ad immettere o prelevare energia elettrica nelle/dalle reti con obbligo di connessione di terzi, consistente nella disponibilità dei medesimi soggetti a modificare l’immissione o il prelievo di energia elettrica; detto servizio si distingue in servizio di riserva:

  • primaria, se la modifica è attivata automaticamente a livello locale con tempi dell’ordine dei secondi;
  • secondaria, se la modifica è attivata automaticamente a livello centralizzato con tempi dell’ordine delle decine di secondi;
  • terziaria, se la modifica è attivata manualmente con tempi variabili dalle decine di minuti alle ore.

Stoccaggio operativo

accumulo di gas predisposto per far fronte all’escursione della domanda sia su base stagionale, sia su più brevi archi temporali, tali da richiedere incrementi di portata superiore a quelli raggiungibili con mezzi ordinari, ossia mediante variazioni nella produzione nazionale e/o importazione, oppure anche attraverso variazioni nella pressione del gas, entro i limiti consentiti dall’esercizio della rete. Gli stoccaggi operativi vengono realizzati essenzialmente in tre tipi di strutture: falde acquifere (inclusi giacimenti esauriti di petrolio e gas), depositi salini, serbatoi di gas liquefatto. Le diverse tipologie di stoccaggio sono caratterizzate da costi di investimento e di esercizio molto diversi, tali da determinare distinte opportunità di utilizzo a seconda delle esigenze. Per la modulazione di picco tipica delle fluttuazioni giornaliere è più economico lo stoccaggio effettuato in serbatoi di gas liquefatto o in depositi salini, mentre per la modulazione stagionale risultano economici gli stoccaggi in falde acquifere e in giacimenti esauriti. Gli stoccaggi nazionali impiegano quasi esclusivamente giacimenti di quest’ultimo tipo.

Stoccaggio strategico

stoccaggio volta a compensare interruzioni impreviste dei flussi di approvvigionamento di provenienza sia interna, sia estera.
Rappresenta un margine di sicurezza dell’ordine di alcuni miliardi di mc di gas, aggiuntivi rispetto agli stoccaggi operativi finalizzati alla copertura delle oscillazioni stagionali e giornaliere della domanda. Poiché il gas impiegato per lo stoccaggio strategico è fisicamente indistinguibile da quello che forma lo stoccaggio operativo, la sua entità, misurata in termini di durata dei consumi garantiti a fronte di un’interruzione di fornitura, varia a seconda del periodo dell’anno in cui esso si rende disponibile: è maggiore in estate, quando la domanda è molto contenuta, è invece minore in inverno, nella situazione opposta

T

Tariffa

secondo la legge istitutiva dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas si intendono per tariffe “i prezzi massimi unitari dei servizi al netto delle imposte” (art. 2, comma 17). L’art. 3, comma 2, della legge n. 481/95 stabilisce che, per la fornitura dell’energia elettrica, i prezzi unitari da applicare per tipologia di utenza siano identici sull’intero territorio nazionale. Poiché l’art. 2, comma 17, stabilisce che per tariffe si intendano i prezzi massimi unitari, ne consegue che questi ultimi devono essere identici sul territorio nazionale. L’articolo 1, comma 7 del decreto legislativo n. 79/99 stabilisce che: “la tariffa applicata ai clienti vincolati… è unica sul territorio nazionale”.

Tariffa binomia

tariffa composta da una parte fissa volta alla copertura di costi fissi, e da una parte proporzionale ai consumi, destinata a coprire i costi variabili.

Trasmissione dell’energia elettrica

trasporto dell’energia elettrica sulla rete interconnessa, in alta tensione, al fine di ridurre le perdite di rete. Secondo il decreto legislativo n. 79/99, art. 2, comma 24, “è l’attività di trasporto e trasformazione dell’energia elettrica sulla rete ad alta tensione ai fini della consegna ai clienti, ai distributori e ai destinatari dell’energia autoprodotta ai sensi del comma 2 (dello stesso decreto)”. Nella Direttiva europea sul mercato interno del gas naturale (98/30/CE), è “il trasporto di gas naturale finalizzato alla fornitura ai clienti, attraverso una rete di gasdotti ad alta pressione diversa da una rete di gasdotti “upstream”.

U

Utente

Persona fisica o persona giuridica che gestisce, anche non avendone la proprietà, un impianto connesso alla rete di trasmissione nazionale; un utente può essere:

  • diretto (o direttamente connesso), nel caso di connessione diretta
    dell’impianto alla rete di trasmissione nazionale;
  • indiretto (o indirettamente connesso), nel caso di connessione indiretta dell’impianto alla rete di trasmissione nazionale; ove non specificato, per utente si intende l’utente diretto.

Utility

aziende attive nel campo dei servizi alla collettività come energia, ambiente, acqua, telefonia. Si occupano in diversa misura delle fasi di produzione, distribuzione, vendita e servizi.

 

V

Vendita di energia elettrica

cessione a titolo oneroso dell’energia elettrica all’utenza finale; questa può comprendere le attività di misurazione del consumo, fatturazione ed esazione.

Vendita di gas

cessione a titolo oneroso di gas; si distingue la vendita in alta/media pressione da parte del trasportatore ai propri clienti finali (aziende di distribuzione, utenti industriali ed elettrici) dalla vendita in bassa pressione effettuata dalle aziende di distribuzione all’utenza civile.

Vincolo V1

Vincolo ai ricavi medi tariffari del servizio elettrico che ogni impresa fornitrice può ottenere da clienti che scelgono opzioni tariffarie regolamentate. Il vincolo V1 è uniforme, per ogni tipologia di utenza, sull’intero territorio nazionale. Il vincolo V1 non si applica all’utenza domestica alimentata in bassa tensione per la quale è previsto un regime di maggiore tutela (opzioni tariffarie D1, D2, D3 e DS definite dall’Autorità, vedi sopra).

 

W

Watt

l’unità di misura della potenza elettrica: corrisponde alla generazione di energia pari ad un Joule al minuto secondo.

Working gas

ai sensi del decreto legislativo n. 164/00, art. 2 c. 1 è il “quantitativo di gas presente nei giacimenti in fase di stoccaggio che può essere messo a disposizione e reintegrato, per essere utilizzato ai fini dello stoccaggio minerario, di modulazione e strategico, compresa la parte di gas producibile, ma in tempi più lunghi rispetto a quelli necessari al mercato, ma che risulta essenziale per assicurare le prestazioni di punta che possono essere richieste dalla variabilità della domanda in termini giornalieri ed orari”.

Z

Zona

è la porzione della rete rilevante definita ai sensi dell’articolo 8 della delibera AEEG n. 95/01 del 30 aprile 2001.

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