Condizionamento ad alta efficienza

Il condizionamento/raffreddamento degli ambienti ufficio e produttivi rappresenta uno dei principali costi energetici, soprattutto in particolari realtà aziendali (business farmaceutico ed alimentare in primis).

In questi casi non è infrequente rilevare potenze di condizionamento frigorifero dell’ordine di centinaia di kW, prodotte con impianti e macchine obsolete, con COP dal valore basso e certamente incrementabile con le nuove macchine ad alta efficienza oggi disponibili sul mercato.

Inoltre, il cambiamento tariffario intervenuto dal 2004 con le nuove fasce orarie estive (con fascia F1 collocata all’80% nei mesi di giugno e luglio) ha fatto crescere il costo annuo energetico del servizio di condizionamento di almeno il 30-40%.

Per gestire e ridurre un costo che diventa in diversi casi non accettabile, sono proponibili due tipologie di intervento, finalizzate ad un utilizzo efficiente dell’energia primaria:

  • Chiller elettrici acqua/acqua con inverter, ad elevato COP
  • Chiller assorbitori a recupero termico (cogenerativo o da reflui termici)

Entrambe queste tecnologie, se correttamente applicate, possono consentire risparmi sui consumi elettrici aziendali particolarmente interessanti.

Chiller elettrici acqua/acqua con inverter, ad elevato COP

ENERGYSAVING ha rilevato con i propri Audit in aziende che gran parte del parco condizionamento installato è rappresentato da chiller aria/acqua, con valori di COP medi stagionali dell’ordine di 2,5/3,0. Tali valori sono ovviamente connessi alle temperature di raffreddamento dell’aria che, soprattutto nei mesi estivi, limitano negativamente l’efficienza e quindi i consumi elettrici del chiller.

Sul mercato, peraltro, si stanno affermando macchine acqua/acqua, con il lato “caldo” rappresentato appunto da acqua prodotta o da pozzo o da torre evaporativa, con evidenti indubbi vantaggi in termini di innalzamento del COP. Inoltre, i modelli più recenti disponibili sul mercato dispongono di compressori trascinati da inverter, tecnologia che consente l’esercizio alla massima efficienza del compressore anche ai carichi parziali.

Con tale tecnologia il valore medio stagionale del COP può arrivare a valori elevatissimi (8,0 ed oltre), con risparmi sull’energia elettrica prodotta dell’ordine del 30-40% e pay-back dell’investimento dell’ordine di 1/2 anni.

Chiller assorbitori a recupero termico (cogenerativo o da reflui termici)

Se in azienda è presente una risorsa termica non utilizzata (ad esempio, cascame termico da processo produttivo), oppure è stato installato un sistema di cogenerazione che rende disponibili grandi quantità di calore a temperatura medio/bassa (esempio, acqua a 90-120 °C), diventa estremamente vantaggioso l’utilizzo di tale calore per la produzione di acqua refrigerata, tramite assorbitori monostadio e bi-stadio, con COP termico non particolarmente elevato (da 0,7 a 1,2), ma con il grande vantaggio di disporre gratuitamente di una risorsa fredda, utilizzabile senza quasi alcun costo elettrico (escludendo i pochi kW elettrici delle pompe dell’assorbitore).

In questo caso, i vantaggi economici portano ad un ritorno dell’investimento (pari al solo costo impiantistico dell’assorbitore) anche della durata di pochi mesi, ciò in funzione ovviamente della tipologia dell’utenza da condizionare (stagionale estiva piuttosto che processo produttivo).

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